Altravoce, oltre la disabilità seguendo il filo della musica

VALCAMONlCA – A vederli salire sul palco, in modo magari un po’ scomposto, in molti hanno pensato «chissà che baccano». E invece i musicisti dell’AltraVoce hanno lasciato tutti a bocca spalancata e, soprattutto, orecchie e cuori appagati, esibendosi in un concerto degno di veri professionisti.
Dopo l’esordio dello scorso anno, i disabili che compongono l’orchestra AltraVoce saliranno per la seconda volta sul
palco del Centro congressi di Boario domenica 17 maggio. Hanno preparato questa esibizione ogni settimana, seguendo con passione e con quel pizzico di spensieratezza – che non fa mai male – le lezioni di Fabio Dalceri, responsabile del sodalizio, e degli altri professionisti.
Altravoce è presente in Valle da qualche anno e opera attraverso il metodo della Musico Terapia Orchestrale, proponendo percorsi educativi e riabilitativi musicali per bambini, ragazzi e adulti con problemi psichici e mentali come autismo, ritardo cognitivo, psicosi infantile, sindromi generiche, disagio sociale e famigliare. Gli aspiranti musicisti seguono per tre anni le sessioni e imparano a suonare uno strumento, fino a essere in grado di esibirsi in pubblico con una vera e propria orchestra. Al punto che qualcuno è riuscito anche a entrare in veri e propri gruppi musicali, affiancandosi agli altri artisti.
Tutti possono suonare gli strumenti dell’orchestra sinfonica: violoncelli, violini, contrabbassi, arpe e timpani, grazie al metodo della cooperativa Esagramma di Milano, esportato anche in Valle, ad uso esclusivo di Altravoce, unico ente certificato e riconosciuto. <<Bastano>> tre anni di incontri e prove, sempre con l’appoggio dei genitori, in piccoli gruppi fino a sette allievi e altrettanti musicisti, educatori e psicologi. Il primo anno s’imparano ninna nanne e marce, poi si passa alle suite e alle sonate per arrivare a sinfonie del repertorio classico al terzo.
Qualcuno dei ragazzi con disabilità ha trovato in Altravoce una vera vocazione, arrivando a suonare quasi in maniera professionistica ben due strumenti.

Giornale di Brescia