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Flavio Foffa a lavoro

Inclusione sul Lavoro e Determinazione: La Storia di Flavio

Flavio Foffa, un giovane di 19 anni con la sindrome di down, che affronta le sfide dell’inclusione sul lavoro ,e della sua disabilità, con straordinaria determinazione.

Flavio è uno studente dell’Istituto alberghiero Olivetti di Monza, ed è coinvolto in un programma di alternanza scuola-lavoro presso questo ristorante di prestigio, con un focus specifico sulla pasticceria.

La situazione lavorativa dei disabili in Italia

In Italia, su dieci persone con disabilità, solo tre riescono a trovare un lavoro, principalmente all’interno del settore pubblico. Questo rende il livello di inclusione sul lavoro dei disabili in Italia uno dei più bassi in Europa. Nonostante le frequenti discussioni sul benessere sul posto di lavoro, le pari opportunità e il welfare, il tasso di occupazione dei disabili in Italia rimane notevolmente inferiore rispetto alla media Europea.

Attualmente, in Italia, si stima che ci siano circa un milione di persone con disabilità che sono disoccupate. Tra di loro, le donne presentano una probabilità ancor più bassa di trovare lavoro, con solo il 40% di esse occupate, rispetto al 60% degli uomini.

Ragazzo con la sindrome di down al lavoro nel 21 Grammi di Milano

Flavio un esempio di determinazione

La madre di Flavio ha elogiato con calore il titolare del ristorante per la sua incredibile dedizione. Ha sottolineato come il ristorante abbia dimostrato con azioni concrete l’impegno verso l’inclusione e l’uguaglianza, andando oltre le mere parole. Flavio, nonostante le difficoltà cognitive legate alla sua condizione, continua a perseguire i suoi sogni con ottimismo e fiducia nel futuro.

La storia di Flavio è un esempio di come la determinazione e l’opportunità possano superare le sfide, e come le aziende e le istituzioni possano contribuire a creare una società più inclusiva. Speriamo che storie come questa ispirino altre persone a fare la loro parte per promuovere l’inclusione e valorizzare le abilità di tutti, indipendentemente dalle sfide che affrontano.

Un’esperienza che sta riempiendo di entusiasmo il giovane Flavio, è stata motivo di profonda gratitudine da parte di sua madre, Emanuela Di Nonno, nei confronti di Vincenzo Butticè. Vincenzo è il talentuoso chef e titolare del ristorante “Il Moro” a Monza, nonché docente presso l’Istituto alberghiero Olivetti, dove Flavio sta studiando.

Flavio Foffa a lavoro

La madre di Flavio al professore: “Lei ha trasformato le parole di molti in fatti concreti”

In una toccante lettera, Emanuela ha rivolto delle parole di riconoscimento al suo amato insegnante: “Carissimo prof, forse lei non si rende neppure conto di quanto sia straordinario quello che sta facendo. Probabilmente per lei questa è normalità, eppure per noi e per il nostro Flavio il suo gesto è qualcosa di straordinario. Lei ha trasformato le parole di molti che ogni giorno si riempiono la bocca di termini come inclusione, attenzione alle persone più fragili, in fatti concreti.”

Anche Emanuela e suo marito, entrambi insegnanti, hanno fatto grandi sacrifici per garantire al loro figlio un futuro pieno di opportunità. Quando Flavio è nato, hanno viaggiato tra Manfredonia e Roma per visite mediche all’ospedale Bambino Gesù, ma alla fine hanno scelto di trasferirsi a Monza.Qui trovano una comunità accogliente e con una buona assistenza medica per crescere Flavio e sua sorella.

Flavio è attualmente impegnato in un tirocinio di pasticceria presso il ristorante “Il Moro”. Il suo impegno e la sua costanza sono fonte di ispirazione per tutti coloro che lo circondano. Il suo mentore, Vincenzo Butticè, afferma con convinzione: “Flavio è energia pura. La sua costanza e la sua dedizione dimostrano, dal mio punto di vista, che i limiti non esistono. Se lui riesce a superarli nonostante la sindrome di Down, significa che tutti possiamo e dobbiamo farlo.”

un futuro di inclusione per il lavoro in Italia

Guardando al futuro, Emanuela riferisce che il prossimo anno scolastico vedrà Flavio frequentare la quinta classe, e il mondo del lavoro non sembra più così lontano.

Anche se la battaglia per una vera inclusione sul lavoro continua, Emanuela ritiene che grazie a individui come Vincenzo Butticè.

Inclusione e Musica con Altravoce

Questo percorso musicale, basato sul metodo Esagramma, è un’esperienza Inclusiva fin dal momento dell’iscrizione: tutti infatti possono avvicinarsi a questo metodo. Non sono richieste competenze musicali pregresse: basta con l’interesse mostrato, anche in modo timido, per gli strumenti orchestrali per aver modo di impostare un buon lavoro.

Grazie alla Musica si intraprende un cammino di scoperta e di reinvestimento delle proprie potenzialità. In più si raggiungono importanti traguardi come:

  • l’affinamento della capacità di riconoscere,
  • espressione e contenimento delle proprie emozioni,
  • la sintonia di azione con il gruppo
  • l’ascolto dell’altro in una dimensione di sintonizzazione emotiva e di condivisione di finalità.

L’orchestra inoltre è un contesto strutturato entro il quale è possibile sperimentare gli strumenti autentici dell’orchestra sinfonica. Oltre all’aspetto riabilitativo e simbolico, relazionarsi a strumenti veri permette anche di acquisire un senso pratico di responsabilità.

Un punto di forza molto efficace del percorso musicale MIO per persone con disabilità è il fatto che tutti sono trattati in modo uguale. Come dovrebbe essere anche nella vita quotidiana di tutti i giorni. Responsabilizzando e insegnando a relazionarsi meglio con sé e con gli altri.

E’ semplice?

Nient’affatto.

Ma è gratificante ed efficace. E permette ai ragazzi di riscoprirsi Abili in una società che evidenzia la loro disabilità senza dare spazio alla personalità.

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