Ennio Morricone, la stella da seguire

Il 2020 si sta dimostrando come un anno difficile per la musica. Qualche mese fa la scomparsa del maestro Ezio Bosso, ora la morte di uno dei più grandi compositori di colonne sonore della storia, Ennio Morricone.

Alcuni film sono rimasti nell’immaginario collettivo poiché devono in larga parte ringraziare il Maestro. Dallo “spaghetti western” di Sergio Leone (due esempi celebri, “Il Buono, il Brutto e il Cattivo” e “Per un Pugno di Dollari”), al dramma (indimenticabile “Nuovo Cinema Paradiso”), le musiche di Ennio Morricone hanno sempre accompagnato le immagini con una delicatezza e una suggestività davvero speciale. Ma andiamo con ordine.

Gli inizi di Ennio Morricone

Ennio Morricone nasce a Roma il 10 novembre del 1928. Nonostante il Maestro sia conosciuto maggiormente per le sue composizioni, inizia il suo percorso musicale con la tromba, strumento con il quale si diploma al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.

Il giovane Morricone inizia quindi a farsi un nome come strumentista, suonando in varie orchestre sin da quando aveva appena conseguito il diploma, ma nel 1955 capisce che la sua vocazione è un’altra.

Inizia a comporre musica da film e ad arrangiare brani per le orchestre e i gruppi di musica leggera della casa discografica RCA Italiana, cominciando a farsi strada nel settore che più lo ha valorizzato in tutta la sua vita.

Già nel 1961 si inizia a capire la caratura importante del personaggio, che a soli 33 anni diventa il più giovane direttore della storia dell’Orchestra del Giugno della Canzone Napoletana.

Negli anni successivi, Ennio Morricone si divide tra la musica leggera (partecipando con Vianello, Gino Paoli e Mina), le colonne sonore e la musica d’avanguardia. Questo ultimo ambito lo raggiunge unendosi al “Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza” nel 1964.

Il sodalizio con i grandi registi

Morricone conosce Sergio Leone a scuola, in quanto erano compagni da bambini. Nel 1964 decidono di iniziare a collaborare – e mai decisione fu più azzeccata.

Il primo film in cui il Maestro ha lasciato il suo marchio geniale è “Per un pugno di dollari”, con il quale ha raggiunto l’importante riconoscimento cinematografico “Nastro d’argento” per la miglior colonna sonora. Il primo di 10, spalmati tra il 1965 e il 2013.

Nello stesso periodo del sodalizio con Leone, Ennio Morricone collabora anche con Bernardo Bertolucci, per il quale compone, tra le altre, la splendida soundtrack del kolossal “Novecento”.

Negli anni Morricone ha spaziato tra i generi più vari: oltre al già citato “spaghetti western”, ha composto musiche che hanno accompagnato thriller, film di fantascienza, melodrammi, commedie, film storici e persino erotici. Inoltre ha collaborato anche con registi internazionali, come John Carpenter, Quentin Tarantino, Roland Joffè (“Mission”) e Brian de Palma.

Il simbolo dell’eccellenza

Il 6 luglio 2020 il Maestro ha purtroppo esalato l’ultimo respiro, all’età di 91 anni. Ma vorrei essere chiaro:

Ennio Morricone non era soltanto un compositore, bensì una vera e propria eccellenza italiana.

Quando Hollywood non solo ti bussa alla porta, ma cerca di averti in tutti i modi, significa che hai un qualcosa di speciale.

Morricone ha avuto una carriera lunga e pluripremiata (da citare anche solo i suoi 4 Oscar), ma nonostante questo non si è mai atteggiato da protagonista.

Da sempre schivo e riservato, ha votato la sua vita alla Musica in tutte le sfaccettature, senza neanche puntare alla supremazia assoluta, ma raggiungendola giocoforza con il suo immenso talento.

Qualunque musicista al mondo, almeno una volta, ha eseguito un brano da lui composto, che fosse un pezzo solistico o un medley.

Per questo Ennio Morricone è così importante: è stato un artista universale, capace di abbattere qualsiasi confine, spaziando in maniera importante nella gamma di emozioni umane.

Ogni nota scritta dal Maestro è immediatamente riconoscibile, che uno abbia visto o meno i film alle quali tali colonne erano abbinate. E riuscire a far appassionare ad una colonna sonora più che ad una pellicola è impresa di pochi musicisti al mondo.

La sua grandezza passa anche i confini della Musica, perchè è stato anche insignito di numerose cariche onorifiche dallo Stato italiano, tra cui Commendatore dell’Ordine al Merito nel 1995 e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito nel 2017. Per non parlare dei titoli di Cavaliere dell’Ordine, Cavaliere di IV Classe e Premio Principessa delle Asturie, rispettivamente in Francia, Giappone e Spagna, assegnatigli tra il 2009 e il 2020.

Persone prima di Musicisti

Tutta Altravoce si stringe nel cordoglio alla famiglia. Essendo in larga parte musicisti, ci sentiamo profondamente svuotati dalla perdita di un collega di tale importanza, consapevoli comunque che la sua arte eterna resterà nei secoli.

Ma prima che musicisti siamo persone, che magari sono cresciute con certe musiche, dandole quasi per scontato, ma che dopo uno studio approfondito si capisce che non lo sono affatto.

Dietro ad ogni colonna del Maestro ci sono delle soluzioni musicali geniali, che smuovono le emozioni di chiunque possa trovarsi a sentire un determinato brano.

Prenditi qualche minuto per guardare i video che ti ho messo e conoscere la fiamma dell’arte di Ennio Morricone.

Arrivederci Maestro – e che la terra le sia lieve.

Cristian Petenzi