Mondo Abilità

Il Blog di Altravoce Onlus

Gruppi musicali inclusivi, un mondo intero di note e passione

La musica è grande, grandissima. C’è talmente tanta varietà di generi, stili, target a cui essa è riferita, che è facile perdersi, ma è pure possibile trovare qualcosa che sia cucito su misura per il gusto di ognuno. C’è un problema però. Ci sono persone, come quelle con disabilità, che possono sì godere dell’ascolto passivo, ma molto di rado possono parteciparvi in maniera attiva e soprattutto inclusiva, suonando ed esprimendo il loro contributo in un contesto artistico comune, come le musiche del Grande Repertorio, ad esempio. I gruppi musicali inclusivi del Triennio e l’Orchestra Sinfonica di Altravoce servono proprio a questo.

Se gli si dà la possibilità di esprimersi al meglio delle proprie capacità, una persona con disabilità può stupire, davvero.

La cosa interessante è che nel mondo ci sono anche esempi di musica moderna. Eccone alcuni

Scooppiati Diversamente Band

Gli “Scooppiati Diversamente Band” è uno dei gruppi musicali inclusivi più importanti d’Italia. Tutto è iniziato nel 2011, dal progetto “Su x le scale”, che ha interessato la Cooperativa Sociale “H – Anno Zero”, operante da più di 30 anni a Roma.

“La Cooperativa è sempre stata molto attiva sulla musica, ma normalmente ci si focalizzava solo sulla musicoterapia”, dice Giuseppe Salis, responsabile della band. “Sono emerse però particolari esigenze e attitudini musicali nei nostri ragazzi, così abbiamo pensato ad una band”.

Gli Scooppiati hanno una formazione variabile ma che resta intorno ai 10 elementi, con e senza disabilità. Inizialmente gli obiettivi erano cover di brani italiani, ma si è passati negli anni a pezzi inediti, di cui possiamo ascoltare e vedere un assaggio qua sotto.

Delta 7, British rock.. con una marcia in più

I Delta 7 sono una rock band inclusiva britannica, attiva dal 2014. L’idea di base è stata di Tom Salway e Tom Cook, che hanno creato un progetto artistico per adulti con difficoltà d’apprendimento.

Da questo è nato tutto, musicisti con e senza disabilità uniti per urlare al mondo la propria passione per la musica.

La cosa bella di questa band è il livello elevato delle produzioni. Per loro stessa ammissione nel documentario “Delta 7Even”, pubblicato da Vice, si ispirano a numerosi generi.

Musicalmente sono collocabili nel british rock, che negli anni ci ha dato gruppi memorabili come gli Stones o i Beatles. L’utilità sociale e il potere che hanno i Delta 7 però non si può paragonare neanche ai gruppi sopra citati.

Trovare un ruolo attivo nella società a persone con disabilità, soprattutto nell’ambito dell’arte, è sempre lodevole e soddisfacente.

Se nell’immaginario collettivo, nei gruppi musicali inclusivi ci si immagina che tutto il lavoro “di qualità” venga svolto da chi non è in condizione di disabilità, i Delta 7 però smentiscono con forza questo pregiudizio. Lascio un esempio della loro musica qua sotto.

Quando il cantante urla “They’ll never catch me”, “Non mi prenderanno mai”, si capisce la potenza del sentimento con il quale tutto questo è stato espresso.

Durante le riprese però, iniziate del 2017, la band ha dovuto affrontare un pesantissimo lutto.

Tom Salway, mentore e uno dei due fondatori della band, si è tolto la vita.

Una batosta del genere avrebbe potuto facilmente sfaldare tutto ciò che di buono si era costruito, ma ancora una volta il gruppo si è compattato. Nonostante i periodi di depressione che qualche membro ha attraversato, alla fine ha prevalso la voglia di fare musica. La madre di Tom ha dichiarato che l’unica cosa che ha fatto superare il lutto alla nonna sono stati proprio loro.

Anche da questo si può vedere la loro forza, non solo musicale: il gruppo è riuscito a trovare la forza per suonare al funerale di Tom, mettendo da parte la tristezza e facendo parlare le proprie anime.

Qui sotto il link del documentario, in lingua inglese, da cui si può sapere di più sulla loro storia.

L’Orchestra Sinfonica Altravoce

Dato che si sta parlando di gruppi musicali inclusivi, non posso escludere l’Orchestra Sinfonica Inclusiva di Altravoce. Di certo questa è la realtà che conosco meglio – e posso garantire che non è facile garantire lo standard qualitativo che ci poniamo. Non si arriva al risultato finale con fatica irrisoria, non esiste il “poco sforzo, massimo risultato”, ma si arriva al top soltanto dopo aver scalato montagne di difficoltà. La cosa più bella è che la vista dalla cima di quella montagna è rosea.

Purtroppo questa situazione globale ci ha costretto a posticipare ulteriormente il nostro festival, Diversità in Sinfonia VI. Ma non ci perdiamo d’animo, incalzati anche dai nostri ragazzi, che sono impazienti di far sentire a tanta gente nuova i progressi del nostro ensemble.

E non solo a gente nuova, anche coloro che sono venuti alle Prove Aperte dell’Esperienza Sinfonica alla mostra “Leonardo 3D” presso il Centro Congressi di Darfo Boario Terme, potranno godere di un concerto musicalmente e socialmente importante.

Cristian Petenzi

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