Mondo Abilità

Il Blog di Altravoce Onlus

Diversità in Sinfonia VI: il concerto sinfonico virtuale dell’Orchestra con disabilità

Che anno assurdo è stato, il 2020: ad un certo punto, sembrava tutto una gigantesca simulazione stile “Matrix”. Dopo ogni “fondo” toccato, puntualmente si presentava un Murphiano “peggio” che ci faceva rimpiangere la situazione precedente, ma tutti coloro che sono riusciti a superare la situazione critica dovuta alla pandemia – e che tutt’ora lo stanno facendo – hanno una capacità in comune: la resilienza.

All’inizio, nelle case degli italiani, c’era anche la musica: se ripensiamo soprattutto alle prime settimane di lockdown si sono organizzate iniziative sui social per sentirsi più vicini, utilizzando proprio la musica come mezzo. Flash mob in cui abbiamo suonato strumenti, cantato in coro dalle finestre di tutto, dall’Inno di Mameli al pop più consumistico.

Già.

Senza musica, come avremmo resistito?

Renato al violoncello

La resilienza dei nostri musicisti

Gennaio 2020, un anno fa: l’Orchestra Altravoce sta preparando il grande festival Diversità in Sinfonia VI. Ordinaria amministrazione: impegnative prove settimanali, che facevano intravedere uno spettacolo imperdibile, come ogni nostro concerto.

Poi, a causa dell’emergenza sanitaria, il vuoto. Di punto in bianco, siamo tutti costretti a casa, rivoluzionando le nostre abitudini.

I nostri musicisti con disabilità mentale (autismo, disabilità intellettiva, sindromi genetiche) dopo mesi di intenso lavoro, son dovuti passare dall’imparare dei complicati passi orchestrali a preoccuparsi di come passare il tempo di una lunga giornata (ovviamente, salute permettendo), accusando, poi – nel corso dei mesi successivi – un grandissimo malessere.

Genitori e figli con disabilità sono rimasti completamente disorientati, forzatamente lontani da tutti i servizi (sociali) cui erano abituati nelle proprie vite. Gli operatori di Altravoce hanno fatto di tutto per continuare ad esserci e non far sentire sole le famiglie, ma ovviamente restare a distanza non è stato facile. Musicisti, affiancatori, ragazzi: avevamo tutti la stessa fame di tornare al lavoro. A studiare, faticare, emozionare.

E in questo Fondazione della Comunità Bresciana è stato un ente fondamentale in ottica di resilienza, per permettere ad Altravoce di continuare nel proprio operato grazie al sostegno economico promosso.

Tra una lunga pausa e l’altra – a causa dei vari D.P.C.M. – dopo mesi di inattività l’Orchestra Sinfonica Altravoce ha ripreso a vivere.

E’ stata dura: l’inattività così prolungata per una persona con disabilità è davvero deleteria e si è fatta sentire – rallentando il lavoro post-rientro. Ma nessuno di noi ha ceduto. Non un genitore, non un “ragazzo”, non un operatore.

Ma, dobbiamo dirlo, soprattutto i musicisti con disabilità sono stati un grande esempio di resilienza.

Ce l’avrebbero fatta ad arrivare alla fine del festival?

E, soprattutto, come i membri dell’Orchestra inclusiva avrebbero nuovamente potuto suonare insieme?

Diversità in Sinfonia VI: un concerto differente

Andiamo con ordine. A Maggio 2019, Diversità in Sinfonia V diventa un’edizione da record del nostro festival. Più di 700 persone, in piedi ad applaudire la nostra Orchestra, con musicisti con e senza disabilità mentale che suonano sulle note dei grandi autori sinfonici.

Le aspettative verso di noi si alzano, giustamente. Il lavoro che imbastiamo è titanico, ma non c’è nessun problema: i nostri ragazzi non hanno il minimo timore di faticare. I progressi musicali sono tangibili, sembra tutto una premessa al futuro successo.

Arriva la pandemia. Che si fa?

Si continua a fare ciò che sappiamo fare bene, suonare musiche difficili insieme a chi è più fragile. Ma lo facciamo in un altro modo. Ci viene in mente un’utopia:

suonare insieme, senza stare insieme.

Inizia un lavoro serratissimo da remoto, per preparare al meglio il rientro dopo il lockdown.

Settembre 2020/Gennaio 2021. In questo periodo il miracolo si realizza. Tramite delle registrazioni a sezioni strumentali separate – e ad un montaggio video che dovrà essere fatto ad arte – l’Orchestra Altravoce andrà in scena:

il pubblico vedrà un concerto in cui i musicisti con e senza disabilità suoneranno insieme contemporaneamente ma, in realtà, quell’esperienza sarà virtuale.

Nella vita reale, infatti, la partecipazione per ogni coppia di musicisti – allievo con disabilità e affiancatore – è stata molto concreta: “è un po’ come se avessimo registrato un album in una casa di produzione discografica” – dice il maestro Fabio Dalceri, direttore dell’Orchestra Sinfonica. “E’ stata un’esperienza davvero unica. Chi si sarebbe mai immaginato di vedere (e ascoltare) i nostri musicisti più fragili (con tratti autistici o disabilità intellettive davvero importanti) fermi su una sedia per più di due ore a suonare davanti a telecamere e microfoni?”.

I violini primi sul set: musiciste dalla tecnica e dal cuore grande che mettono a disposizione la loro arte al servizio di chi ha una disabilità mentale

L’ambiente naturale dei musicisti, si sa, è il palcoscenico, di fronte ad un pubblico. Per questo motivo, nonostante i brani fossero ormai conosciuti, suonare in un set quasi cinematografico – con green screen, cinque o sei telecamere e altrettanti microfoni – è stata un’esperienza davvero unica nel suo genere. Soprattutto se pensiamo che l’hanno fatto ragazzi e adulti con disabilità mentale di ogni genere.

“Davanti ad una telecamera con delle cuffie è stato più faticoso del solito”, dice il maestro Cristian Petenzi, alle percussioni con Giulia Fontana – “ma non avevo dubbi che saremmo riusciti a suonare al meglio, proprio come quando studiamo la marimba io e lei, senza distrazioni”.

Ci è mancato il supporto della nostra gente, la pressione positiva di “suonare senza errori” ci portava ogni volta oltre i limiti. Ma ce l’abbiamo fatta, i ragazzi ce l’hanno fatta. Ancora una volta hanno superato loro stessi e le preoccupazioni di questo periodo complicato.

Non c’è che dire, questo 2020 ha provato ad abbatterci, ma la musica ha ispirato la resilienza insita in noi.

Ora, caro pubblico, siamo tornati. Tra poco potrai vedere i nostri sforzi trasposti in suoni. E te lo assicuriamo, abbiamo dato tutti il cento per cento per emozionare “chi sa vedere oltre”, anche da casa.

Il concerto virtuale sta arrivando.

Restate sintonizzati!

Leave a Reply

You are donating to : Altravoce Onlus

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...