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Il Blog di Altravoce Onlus
triennio musicoterapia orchestrale

Alla Scoperta Del Triennio di MusicoTerapia Orchestrale!

Ad AltraVoce abbiamo scelto di lavorare con la Musicoterapia. Fare questa scelta significa lavorare innanzitutto con la Musica e con le sue innumerevoli potenzialità. Potenzialità che erano conosciute fin dai tempi antichi e che solo nell’ultimo secolo sono state tradotte in metodi effettivi ed efficaci. Noi ci basiamo sul Metodo Esagramma, approccio evolutosi in quarant’anni di ricerche di equipe specializzate non solo nella musica, ma anche nelle scienze sociali, nella psicologia e nell’educazione. Questo assicura percorsi efficaci, studiati da esperti e gestiti da professionisti. Perché anche le persone con disabilità hanno il diritto di avere ambienti adatti, dove poter crescere e sviluppare nuove conoscenze e competenze.

Chi Può Partecipare?

I soggetti cui ci rivolgiamo sono bambini, ragazzi e adulti con:

  • disabilità mentale (anche grave),
  • sindromi genetiche
  • disabilità fisiche
  • disturbi dello spettro autistico
  • disabilità intellettiva e disturbi dell’apprendimento

I nostri percorsi contano maggiormente persone dai 14 anni in su, ma vi è un significativo coinvolgimento di bambini dai 5 ai 10 anni. Le suddivisioni avvengono in modo omogeneo per fascia d’età ed eterogeneo per tipo di difficoltà. Crediamo che le differenze individuali, sotto la supervisione di esperti, costituiscano un’enorme possibilità di arricchimento.

Colloquio e Presa in Carico

Nel momento in cui un genitore (o tutore) decide di dare questa grandissima opportunità al figlio, è previsto un primo incontro, il “colloquio preliminare“. Spesso coincide con la presa in carico effettiva del ragazzo con disabilità nel percorso di Musicoterapia, ma non è vincolante. Il colloquio si svolge con il Direttore Didattico (musicista e conduttore dell’Orchestra Inclusiva) e con un Assistente Pedagogico (responsabile degli aspetti psicopedagogici).

Le tappe sono le seguenti:

  • genitore (o figura di riferimento) e ragazzo entrano in Sala Musica. Qui si suonerà insieme una piccola e semplice performance musicale.
  • Dopo una decina di minuti, il ragazzo si trattiene in Sala Musica con l’Assistente Pedagogico per esplorare la Sala e per continuare a suonare.
  • I genitori tengono un colloquio informativo con il Direttore.

Il colloquio ha lo scopo di approfondire la storia clinica, personale ed educativa del ragazzo presentato nonché i suoi interessi. Circa dopo 30-40 minuti genitori e ragazzo si ricongiungono. Viene chiesto al ragazzo di esprimersi (verbalmente o non) su ciò che ha provato, scoperto, sentito e preferito. Vi è la stesura di una relazione, sia del colloquio con i genitori, sia dell’esperienza del ragazzo. Al centro del colloquio sta il ragazzo, non la sua patologia. E’ importante delineare il quadro di una persona umana con gusti, preferenze e opinioni, prima che di sintomi e e disabilità.

Francesco, anche grazie al papà che ha creduto in lui, ha trovato la sua passione!

La Decisione e i “Requisiti”

I genitori possono prendere il tempo per assimilare l’esperienza, potendo presentarsi nuovamente entro un ragionevole lasso di tempo per completare l’iscrizione o discutere di eventuali perplessità.

Non è necessario che la persona interessata ai percorsi abbia nozioni musicali. Sicuramente risulta favorevole un atteggiamento ricettivo nei confronti della musica stessa. Gli elementi generali per una idonea presa in carico si possono così riassumere:

  • Sufficiente manualità, anche se faticosa e/o impacciata;
  • Età non troppo avanzata, per consentire sufficiente plasmabilità dell’individuo a suo vantaggio riabilitativo;
  • Minime evidenze dell’interesse del ragazzo, al fine di evitare che sia una partecipazione costretta;

Il Gruppo Di Lavoro Nella Musicoterapia Orchestrale

Il gruppo di lavoro comprende ragazzi ed educatori che lavoreranno insieme per l’intero triennio. Un gruppo di base è costituito da 4 ragazzi e 5 educatori, dove le proporzioni possono variare fino ad un massimo di 7 ragazzi.

  • A livello musicale si tratta di un “gruppo da camera”, cosa che permette di eseguire combinazioni orchestrali senza trascurare la valorizzazione del lavoro individuale.
  • I gruppi, a livello umano, coinvolgono sia maschi che femmine in modo eterogeneo ma con età simile (5-7 anni, 8-12 anni, 13-18 anni, adulti) e con problematiche differenti.
  • L’equipe è formata da almeno 2 persone esperte: una in ambito musicale e una in ambito psico-pedagogico. Normalmente vi sono almeno altri 2 professionisti formati al metodo e un tirocinante.

Compito degli educatori è mantenere un corretto clima psicologico che consenta di lavorare, sollecitare e ottenere risposte positive dai ragazzi. Fondamentale è l’intesa e il benessere psicologico.

Interazione Dei Gruppi Di Musicoterapia

All’interno di un gruppo risulta fondamentale la comunicazione e le conseguenti interazioni. Queste ultime possono essere tra i vari singoli membri o tra un membro e il gruppo in sé.

Osservare le interazioni permette di comprendere gli atteggiamenti non solo esteriori, ma soprattutto interiori, dei partecipanti. Non solo si comprendono le preferenze e i gusti, ma anche l’adesione interiore alla proposta di lavoro.

Per sviluppare al meglio i gruppi, vi sono due fattori essenziali:

  • bisogno di approvazione (sentirsi riconosciuti e accettati)
  • bisogno di certezza (individuare un parere autorevole cui guardare, che tolga le incertezze)

In virtù di questo, i ruoli sono ben delineati. La seduta è guidata dal Musicista Conduttore. Egli, esperto nella metodologia, assume il coordinamento del programma.

Attraverso lo sviluppo delle modalità di interazione, si arriva a:

  • smobilizzare blocchi psicologici,
  • elevare la durata dell’attenzione
  • regressione dei tratti infantili
  • migliorare i riflessi
  • aprirsi alla comunicazione e alle relazioni

L’Ambiente Della Musicoterapia Orchestrale

L’ambiente in cui si svolgono i percorsi di Musicoterapia Orchestrale è una vera e propria sala orchestra. Gli strumenti sinfonici sono disposti a semicerchio, come prevede la formazione orchestrale sinfonica.

Gli strumenti a disposizione sono:

  • contrabbassi
  • violoncelli
  • violini
  • timpani e piatti
  • campane tubolari
  • arpe
  • percussioni (xilofono, marimba, piccole percussioni)

Gli strumenti si possono suonare con diverse modalità e differenti gesti, che portano beeficio all’aspetto della mobilità fisica e della coordinazione.

La sala ha un impianto di registrazione. La telecamera registra ogni lezione, per poter riosservare con allievi e genitori alcune lezioni.

Viene insegnato a prendersi cura degli strumenti, ce ribadiamo essere strumenti veri, perfettamente funzionanti e accordati ad ogni sessione. Prestare attenzione alla cura degli stessi è un important traguardo da non trascurare nello sviluppo della persona.

Per Concludere..

Dare a una persona con disabilità l’opportunità di essere inserita in questi percorsi significa darle fiducia. Significa avere a cuore la sua formazione, il suo sviluppo e credere nelle sue potenzialità, anche se non immediatamente palesi. Dare la possibilità di crescere insieme e di suonare con strumenti sinfonici un repertorio sinfonico è una scelta che cambia la vita, aprendola a nuovi orizzonti. Una metodologia unica in Europa, che lavora su canali emotivi, di pensiero e di comportamentali per consentire alle persone di esplorare nuovi modi di essere.

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

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