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Disabilità Attraverso I Film: Io Sono Mateusz

La comprensione abbatte la paura. La comprensione ti permette di entrare in sintonia con l’altro attraverso una moltitudine di linguaggi, non necessariamente verbali. È la comprensione che permette di aiutare in modo concreto e utile qualcuno. E’ vero, non possiamo “sapere” la disabilità, ma possiamo comprendere, sforzandoci per uscire dai nostri schemi fissi. Eliminando compassione, paura e finto buonismo. La strada verso la comprensione è difficile. Serve motivazione, voglia di mettersi in gioco, forza per rialzarsi sempre. E non solo per chi è all’esterno e deve relazionarsi alla disabilità, ma soprattutto per coloro che la vivono e che spesso non riescono a comunicare ciò che sentono. E allora come possiamo noi, da fuori comprendere, in assenza di comunicazione? Questo film, “Io Sono Mateusz”, vi racconta una storia stra-ordinaria a riguardo.

Io Sono Mateusz: Superare La Disabilità

“Io sono Mateusz” è un film polacco uscito in Italia nel marzo 2015, scritto e diretto da Maciej Pieprzyca.

Trailer ufficiale

Protagonista è Mateusz Rosinski, ragazzo affetto da paralisi cerebrale. Il maggior ostacolo alla comunicazione? Il fatto che di essere ritenuto un vegetale per venticinque anni della sua vita. Fin da ragazzo, infatti, viene riconosciuto come una persona con disabilità incapace di avere contatti con il mondo esterno.

Medici con poco tatto lo definiscono un vegetale. Ma la famiglia non si arrende: i genitori continuano a seguire il loro istinto e a ritenerlo in grado di comprendere. Suo padre lascia due importanti insegnamenti: non mollare mai e andrà tutto bene.

La madre non si arrende!

Troverà il modo per comunicare solo dopo 25 anni, dicendo al mondo che no, lui non è “un vegetale”. Ma questo il pubblico lo sapeva già: ad accompagnare la narrazione è la voce del pensiero di Mateusz. Egli ci racconta la sua storia con 7 flashback, dalla diagnosi, passando per problemi adolescenziali, passioni, difficoltà famigliari con i fratelli che un po’ si vergognano di lui. Momenti belli e brutti, senza nascondere la frustrazione. Come quando si dimena sulla sedia a rotelle senza riuscire a proferire parola. Si trova davanti ad una commissione di medici che deve convincere di essere in grado di capire.Senza dimenticare che provvedere alle necessità di una persona con disabilità, nella Polonia degli anni 80, era economicamente difficile. E allora il centro per disabili, il disinteresse dei medici, diagnosi errate, tristezza, ma anche uno spiraglio. E, finalmente, la rivelazione.

Buoni Motivi Per Guardarlo!

  • Questo film è ispirato ad una storia vera, cosa che rende ancora più toccante la narrazione. La storia è quella della vita di Przemek, affetto appunto da una paralisi celebrale dalla nascita ma mentalmente normodotato. Considerato incapace di comprendere anche le cose elementari per più di 20 anni, alla fine si è compreso che.. il limite era delle persone intorno a lui. Lo avevano catalogato fin da subito come incapace di intendere e volere. Sui titoli di coda vediamo Ogrodnik (l’attore protagonista) con “il vero Mateusz”!
  • Riesce a portare gli spettatori dentro la sua vita. Questo anche grazie alle inquadrature scelte con cura: spesso infatti sono presenti inquadrature dal basso. Il fine è porre lo spettatore sullo stesso piano di Mateusz, che spesso si trova a strisciare in terra.
  • Ha vinto parecchi premi! Il regista Maciej Pieprzyca e il cast hanno vinto importanti riconoscimenti tra cui la Nomination come Miglior regista al Polish Film Awards 2014, la Nomination come Miglior Film al Tallin Black Nights Film Festival 2013, numerosi Premi come Miglior attore protagonista e non-protagonista.. e tanti altri!
  • Rappresenta la vita proprio per come è: gioia e dolore. Egli infatti grugnisce, si contorce, cade e si fa male, prova tritezza. Ma, come capiamo dai suoi pensieri, non manca ironia, arguzia, voglia di vivere, passioni. Proprio come la vita di quelli che vengono definiti “normali”.

Per Concludere..

Quali parole più appropriate di quelle del regista?

Questo film è una storia universale con un messaggio positivo. Non arrendersi mai, affrontare i limiti e gli ostacoli e trarre piacere dalla vita così com’è. La felicità può essere trovata nei modi più strani e in momenti inattesi

Maciej Pieprzyca

Un film delicato, che nonostante tutto il realismo e la realtà che si porta appresso, lascia speranza. Mostra quanto la vita sia preziosa e quanto il nostro atteggiamento di fronte alla disabilità possa nettamente migliorare la condizione di chi ci sta accanto.

Giada Franzoni

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

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