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MusicoTerapia Orchestrale: Osservazione Per Comprendere

Nel contesto della MusicoTerapia Orchestrale, l’osservazione è un punto fondamentale della metodologia di ricerca-azione. Guardare ed essere guardati è, molto spesso, un’esperienza quotidiana, un mezzo immediato, spontaneo ed efficace per cogliere ciò che ci sta intorno.

Se però l’atto del guardare è generico, immediato e non selettivo, l’osservare si distingue per la sua intrinseca finalità e intenzionalità. L’obiettivo è quello della conoscenza e della descrizione. Descrizione il più possibile oggettiva, fedele e completa, di un determinato fenomeno e/o contesto.

Essa quindi non è solo orientata alla lettura di un fenomeno/situazione ma soprattutto alla sua comprensione. Osservare significa mettere in luce le caratteristiche di una cosa, persona, situazione. E di porle poi in relazione con altre cose, persone, situazioni, all’interno di un contesto, in un ambiente.

Il Buon Osservatore

Essere un buon osservatore non è scontato. L’osservatore raccoglie e compara dati riferiti a un determinato campo per:

  • formulare ipotesi di relazione e consequenzialità
  • dedurre leggi che spieghino i fenomeni
  • attribuire significato e senso

Un osservatore competente cerca di dare una lettura di ciò che vede. Questa operazione, necessariamente soggettiva, solo in apparenza potrebbe sembrare priva di fondamento scientifico. Soggettivo non significa infatti arbitrario ma “umano”. Dare spazio alla propria parte umana, in quanto unica in grado di osservare e comprendere fatti umani, è parte essenziale e conclusiva del processo di osservazione (se condotto in maniera metodologicamente corretta).

MusicoTerapia: Osservazione Come Holding

Come detto, l’osservazione è uno sguardo che ha lo scopo di riconoscere relazioni significative. Ma significative in rapporto a cosa? Nel nostro campo, significative ad un codice di comunicazione del/col ragazzo con disabilità, in vista di un miglioramento qualitativo della sua integrazione individuale. L’osservazione pedagogicamente orientata ha come scopo l’accertamento delle condizioni di possibilità di una relazione educativa. L’osservatore non esclude il rilevamento di sintomi e informazioni relative alla sfera psico-diagnostica ma tale rilevazione non costituisce il fine ultimo. Il lavoro socio-educativo richiede un atteggiamento di attenzione e di ascolto, orientato a cogliere segnali che provengono da fonti diverse e che spesso sono difficili da percepire e da leggere. Queste tracce permettono di incontrare la storia di un’altra persona, di entrare un po’ alla volta nell’esperienza di un altro essere umano, di scoprirne il potenziale reale.

Nel contesto della Musicoterapia Orchestrale assume fondamentale importanza anche l’empatia. Questo significa avere la capacità di ricostruire nel soggetto un ambiente e un atteggiamento di accoglienza dell’altro. Significa sospendere il giudizio nei confronti dell’altro e riconoscere la sua libertà a manifestarsi.

Osservare è lasciare libera la mente, che diventa disposta ad accogliere ciò che ancora non sa. L’istante va vissuto con vigile intensità, sospendendo sia la memoria del passato già conosciuto che il desiderio di un futuro atteso e sperato. Vi sono difficoltà legate all’osservazione rigorosa:

  • la selezione significativa: mirare alla completezza senza credere di poter osservare, ricordare e tener conto di tutto. Selezionare significa non perdere di vista gli elementi necessari che definiscono il contesto.
  • il governo del complesso mondo affettivo e immaginativo nel processo di osservazione. Questo non significa che queste dimensioni si debbano imporre, ma bisogna riconoscere che questi sono i mezzi tramite cui l’oggetto riflette su un soggetto umano.

Le Pratiche Dell’Osservazione

Esistono differenti modalità e strumenti di osservazione.

  • Osservazione indiretta: un esempio di osservazione indiretta è quello del colloquio con persone che hanno rapporto affettivo o di frequentazione con il soggetto tema di osservazione. Il vantaggio è quello di un consistente allargamento delle informazioni. Manca però la verifica diretta dei dati.
  • Osservazione diretta: l’osservatore prende parte attivamente alla situazione che si sta svolgendo, è integrato nel gruppo, partecipando alla vita del gruppo stesso, interagisce con i soggetti osservati in una dimensione dinamica che lo coinvolge direttamente.

Esistono inoltre differenti profili di conduzione dell’osservazione nella Musicoterapia.

  • Osservazione sistematica: rivolgere l’attenzione al comportamento effettivamente messo in atto in una precisa situazione, registrando fedelmente le informazioni ricercate; significa operare in contemporanea con lo svolgimento dei fatti, sforzandosi di cogliere le dinamiche all’interno del contesto considerato. Viene effettuata su soggetti designati in precedenza e prevede la messa a punto preventiva di un sistema pianificato di raccolta e classificazione delle informazioni, il quale consente, in seguito, l’applicazione di tecniche statistiche di analisi dei dati raccolti.
  • Osservazione esperienziale: il punto di partenza è sempre un comportamento ma, a partire da un’esperienza concreta, vissuta personalmente o da altre persone, l’analisi si spinge oltre, entrando nel territorio dei “vissuti”.

Strumenti

Dopo aver analizzato le diverse tecniche e tipologie di osservazione vediamo quali strumenti, modalità, procedure, siano più opportuni per raccogliere le informazioni a noi necessarie (anche se in parte, considerando l’approfondimento fatto sinora, alcuni di essi sono stati accennati). Anche in questo ambito, così come nei casi precedentemente descritti, non dimentichiamo che la scelta di uno strumento piuttosto che di un altro deve sempre essere fatta in funzione dell’obiettivo della rilevazione.

E’ indispensabile che le categorie di riferimento siano delimitate, finite, prestabilite: gli strumenti di rilevazione, di conseguenza, saranno elaborati sotto forma di schemi di classificazione e categorizzazione di comportamenti o atteggiamenti che, a priori, ipotizziamo si possano manifestare in una data situazione.

Osservazione videoregistrata

La procedura di videoregistrazione di un avvenimento, a patto che sia svolta facendo in modo che i soggetti osservati non sappiano di essere tali, garantisce più di qualsiasi altro strumento attendibilità ed affidabilità all’osservazione svolta.

Naturalmente, nessuna osservazione può sostituire la presenza contemporanea all’evento. Vantaggioso è il poter, in un secondo tempo, rivedere ed analizzare quanto registrato, usufruendo della possibilità del fermo immagine o del “rallenty”, confrontandosi con più osservatori. E’ inoltre molto utile per effettuare un’analisi su livelli/variabili differenti, quali ad esempio la relazione tra le persone, il comportamento non verbale, le relazioni oggettuali.

Conclusioni

Ritorniamo ora al punto di partenza, focalizzando però l’attenzione sull’operato dell’educatore con una più matura consapevolezza dei vari approcci teorici e degli strumenti utilizzabili. Il lavoro dell’educatore consiste nel progettare interventi, diversificati a seconda dell’utenza con cui si trova ad operare, aventi però in comune il fatto di essere indirizzati verso uno specifico obiettivo.

In ambito musicale-educativo gli obiettivi sono centrati sulla persona, fanno riferimento ad aree appartenenti allo sviluppo dell’individuo, come quella relazionale, comunicativa, della consapevolezza di sé, cognitiva, affettiva, delle autonomie, motoria;

Il lavoro consiste nel guidare la persona affinché essa sia in grado di compiere “passi” in direzione di questi obiettivi, riguardanti la sua crescita, la sua maturazione. Sviluppare una capacità osservativa è il punto di partenza per questo lavoro: la MusicoTerapia non può prescindere dall’osservazione. Chi vuole educare non può fare a meno di padroneggiare tecniche osservative, applicandole alle situazioni che si trova ad affrontare. Scegliendo di volta in volta gli strumenti più idonei alla circostanza.

Giada Franzoni

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

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