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Accessibilità turistica disabili

Vacanze per persone disabili e non, in 45 comuni turistici

Stai cercando un posto per le vacanze estive con tuo figlio disabile? Ecco 45 comuni dove le persone disabili possono trovare posti accessibili.

Sicuramente ti è appena capitato di metterti a fare ricerca su dove poter andare in vacanza in famiglia. Hai scoperto che molti bei posti non hanno un’accessibilità turistica adeguata. Non sono forniti di servizi accessibili per le sedie a rotelle, il trasporto, i comportamenti di chi è autistico… e magari hai pensato di andare dove vai in vacanza da sempre o di non andarci proprio.

Questa situazione purtroppo continuano a viverla tante famiglie come la tua, in Italia e nel mondo. Ma non è tutto perduto. Dal 2012, è nato un progetto sociale con la finalità di rendere accessibili al turismo sempre più località. L’intento è permetterti di godere delle tue vacanze estive, quando vuoi farle con tuo figlio, nonostante i limiti che tutte le persone disabili possono avere. E se sei in Lombardia, dove d’altronde siamo noi di Altravoce, ti piacerà sapere che c’è n’è uno anche qui.

Bandiera lilla: per le vacanze delle persone disabili

Il progetto conosciuto come Bandiere lilla è nato dalla Cooperativa sociale omonima, di Savona. Assegnano il riconoscimento ai comuni turisticamente accessibili con il supporto della Consulta Regionale ligure per “la tutela dei diritti della persona handicappata”. Si è vero, sono ancora molto indietro su questo punto di vista. Avrebbero dovuto scrivere “persona disabile”, ma tant’è. Il principale obiettivo è di favorire il turismo da parte delle persone con disabilità, premiando e supportando quelle realtà che prestano particolare attenzione a genitori e figli disabili.

Infatti, il numero di famiglie che necessita di un turismo accessibile è in costante aumento e oggi rappresenta il 15% del mercato turistico globale. In Italia sono oltre 3 milioni e 150mila le persone che convivono con una qualche forma di disabilità. Queste necessitano di servizi specifici progettati appositamente e far sì che i problemi di mobilità, di vista, di udito, di forza e salute mentale siano ben accolti e ben compensati.

Vacanze accessibili

Qualcosa sta cambiando: una maggiore sensibilità per le vacanze delle persone disabili

Per un’amministrazione comunale, mettersi all’opera per migliorare la propria accessibilità turistica non è una cosa scontata, ma qualcosa sta cambiando. Anche per i cittadini che abitano quel comune così sensibile da mobilitarsi per le persone disabili e permettere loro di fare delle ottime vacanze può dare ottimi benefici a livello sociodemografico, morale ed economico. Ma perché sta accadendo proprio in questo momento?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, attualmente tra il 10-15% della popolazione mondiale avverte qualche tipo di bisogno a livello assistenziale. Il numero di persone che necessitano di dispositivi di compensativi (sedia a rotelle, tecnologie della comunicazione ecc.) raddoppierà, entro il 2050, da 1 miliardo a 2 miliardi di persone.

Uno studio condotto dall’Università del Surrey ha concluso che il potenziale del mercato europeo dell’accessibilità per il turismo è stimato in oltre 133 milioni di turisti, tenendo conto di tutte le persone con disabilità e con patologie croniche insieme ai loro compagni di viaggio. Le entrate potenziali stimate sono superiori agli 80 miliardi di euro.

Quindi, il fatto che un ragazzo disabile possa fare le vacanze sentendosi a suo agio (avere dunque un maggiore livello di accessibilità) ha un’influenza diretta su:

  • la qualità di vita del bambino, ragazzo e adulto con disabilità: l’aspetto più importante
  • l’afflusso di nuovi turisti in quel determinato territorio divenuto accessibile
  • la qualità complessiva del turismo: se chi è più fragile si sente accolto, anche gli individui intorno a quella persona vivono più serenamente
  • l’accesso ai benefici economici generati da questo settore

Per tutto ciò, concorderai con Antonella Celano, la presidente dell’ Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR). Lei commenta:

<<L’accessibilità nel turismo può e deve essere un motore per migliorare la qualità della vita delle persone disabili nei Paesi a forte vocazione turistica, dato che gli sforzi vanno a beneficio della società nel suo complesso.>>

Sante parole!

La lista dei 45 Comuni accessibili turisticamente

In questo 2022, sono già 45 i comuni italiani “Bandiera lilla”, tra cui Sirmione, sul lago di Garda, a un’ora e mezza da Darfo. Poi c’è Tortoreto in Abruzzo, e Fiumalbo e Fontabellato in Emilia Romagna. Questi son solo alcuni di quelli menzionati sul sito ufficiale del bellissimo progetto, a cui puoi accedere facilmente già con la suddivisione per regione.

Ma cosa significa essere un Comune Lilla? Vuol dire avere lavorato per rendere accessibili buona parte delle strutture e dei servizi per le vacanze e la villeggiatura, aver preso a cuore le persone disabili e aver messo mano all’accessibilità turistica, giorno dopo giorno, anno dopo anno…

Vacanze accessibili

Quali servizi possono essere migliorati per rendere accessibile un luogo turistico

I servizi turistici devono essere progettati per consentire di vivere bene in vacanza anche per tutte quelle persone la cui mobilità, vista, capacità uditiva, forza e salute mentale sono in particolari condizioni di fragilità. Anche le persone più anziane richiedono dei servizi speciali. E, come sappiamo, sono sempre di più perché la popolazione italiana sta invecchiando.

Per esempio, una delle opzioni di vacanza preferite da famiglie, coppie e anziani è la crociera, che prevede – al suo interno – le escursioni giornaliere. Per i gruppi turisti in crociera con al meno una persona in sedia a rotelle, è necessario un taxi o un furgone accessibile dal porto alle attrazioni, ai ristoranti o alle aree per il tempo libero e per lo shopping. Ma senza questo taxi, chi ha una disabilità motoria sarà obbligato a rimanere a bordo.

Un Case Manager per le vacanze?

Ora con la Legge 112, il Progetto di Vita, il Dopo di Noi/Durante Noi, si parla tanto di Case Manager, ovvero di una persona che – grazie alle tante competenze acquisite – faciliti la vita di chi ha una disabilità.

Per chi ha una difficoltà motoria, ad esempio, servirebbe una guida che conosca i percorsi giusti per ridurre al minimo le loro difficoltà di deambulazione. Per chi ha un autismo, servono luoghi in cui accedere per fruire delle attività in autonomia, cosicché il genitore possa stare tranquillo e godersi anche lui le vacanze.

Poi pensiamo ad esempio ai ristoranti. Come famiglia con una persona disabile all’interno del tuo nucleo, apprezzeresti se ci fosse del personale capace sotto questo profilo, dei servizi igienici adeguati, camere d’albergo accessibili (in tutte le fasce di prezzo), aree di parcheggio con sorveglianza per gli scooter elettrici e attrazioni adatte a persone con problemi di vista, udito o mobilità.

Altri elementi di servizio a misura delle persone con necessità specifiche, includono la disponibilità di assistenza infermieristica, procedure mediche come la dialisi renale, l’ossigeno o avere accesso alle informazioni sugli ospedali, i medici o i fisioterapisti più vicini al luogo di villeggiatura.

Vacanze accessibili che migliorano la qualità di vita del tuo figlio/a con disabilità

Prendiamo spunto sempre da Antonella Celano, presidente di APMARR – associazione che difende i diritti degli oltre 5,5 milioni di persone affette da una delle oltre 150 patologie reumatologiche:

“Il turismo accessibile non è solo riadattare un bagno a norma di legge. Il mondo dell’ospitalità è molto di più e significa accogliere le persone, farle sentire a loro agio e farle stare bene.

Questo pensiero ci fa riflettere e ci incoraggia. Sapere che ci sono sempre più persone che si preoccupano per il benessere altrui, soprattutto per chi è disabile, è un sollievo.

Tra l’associazione Bandiera Lilla e noi di Altravoce abbiamo tanti punti in comune. Condividiamo l’obiettivo principale: lavorare sul miglioramento della qualità di vita di bambini, ragazzi e adulti con autismo, disabilità intellettive, motorie e sindromi genetiche. Loro lo fanno per un periodo dell’anno: le vacanze estive, primaverili e natalizie. Noi per gli altri restanti mesi, più accademico-scolastici.

E’ bene ricordare però, che i nostri percorsi riabilitativi e formativi – come il Triennio di Musica Inclusiva Orchestraleinfluiscono positivamente nella quotidianità nella vita della persona con disabilità, cioè durante tutti i mesi dell’anno. Giorno dopo giorno.

Musica Disabili Altravoce

Katherin Sanchez

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