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Blind Tom. Altravoce

“Blind Tom”. Noto pianista cieco e autistico del secolo XIX

Ormai dal 2011 Altravoce si occupa di musica e disabilità. Ed è incredibile il fatto come questo binomio si sia presentato in una situazione estrema come la pratica della schiavitù.

In seguito vi presenteremo la storia di “Blind Tom”, uno dei pianisti più remunerativi dell’intero ‘800.

Fortunatamente viviamo in un’epoca in cui la mentalità è molto aperta riguardo all’Inclusione. Pensiamo però a come avrebbe potuto essere dura vivere in una condizione di disabilità nel XIX secolo. Se poi a questo aggiungiamo il dominio della schiavitù, si può facilmente evincere la difficoltà nell’interfacciarsi alla vita per certe persone.

Chi è Thomas Greene Wiggins?

Thomas Wiggins nasce come Thomas Greene in Georgia, USA, nel 1849. Soltanto un anno dopo viene venduto come schiavo assieme ai genitori Charity e Domingo Wiggins ad un avvocato di Columbus, James Bethune.

Cieco dalla nascita, Thomas ha rischiato di non poter vivere per la sua condizione, data la sua “inutilità” nella piantagione di cotone dell’avvocato Bethune. Quest’ultimo però nutre una certa simpatia per il piccolo Tom, che sin da piccolo si dimostra molto curioso.

Infatti, quando viene lasciato da solo nella capanna degli schiavi, Tom dimostra una certa curiosità verso tutto ciò che produce un suono. Era sua usanza sentire ogni rumore per poi riprodurlo con la sua voce.

Ma non solo.

Tom riesce addirittura a memorizzare alcune conversazioni lunghe fino a 10 minuti, per poi riprodurle perfettamente, con tanto di variazioni tonali della voce. Nota questa peculiarità da James Bethune. Decide addirittura di farlo entrare nella casa padronale di tanto in tanto.

Un talento incredibile

Già a 4 anni, Tom riproduce al pianoforte le melodie suonate dalle figlie di Bethune, senza alcuna preparazione musicale. James ne rimane assolutamente sbalordito – e comincia ad intravedere un'”utilità” in quello schiavo sin lì infruttuoso. Decide quindi di farlo vivere in una stanza vicino alla casa padronale, provvista di pianoforte.

All’età di 5 anni Tom compone totalmente a orecchio il suo primo brano, “The Rainstorm”, che arriva grazie alle sensazioni dategli da un temporale.

Già a 6 anni Bethune accompagna Wiggins in giro per la Georgia ad esibirsi con lo pseudonimo di “Blind Tom”. Il pubblico che assiste alle performance ne è assolutamente estasiato, tanto che il piccolo viene soprannominato “Il Fonografo Umano”.

Ogni brano che il pubblico gli propone, anche se Tom non lo ha mai sentito, viene riprodotto fedelmente all’istante, grazie all’orecchio eccezionale.

Blind Tom

La storia dimenticata di “Blind Tom”

La condizione di Blind Tom, quella di schiavitù, lo ha portato ad essere brutalmente “spremuto” dal suo padrone. Aveva un repertorio di 7.000 brani, tutte riprodotte perfettamente senza conoscere la musica dal punto di vista teorico.

Il XIX secolo è stato pieno di musicisti importantissimi, come Brahms, Chopin e Liszt – ma uno dei più remunerativi è stato proprio Blind Tom. Si dice che l’attività musicale di Wiggins abbia fruttato 100.000 dollari nell’arco della sua vita (2 milioni odierni!) – e la cosa più incredibile è che non beneficiò mai di tutto ciò.

Blind Tom si è esibito incessantemente fino a 4 ore al giorno e di notte – e nonostante ciò non ricevette il giusto compenso.

Neanche quando Lincoln abolì la schiavitù negli Stati Uniti, la famiglia di Tom potè trovare giustizia, perché Tom fu comunque costretto ad esibirsi per i suoi padroni fino alla morte.

Musica e disabilità. Due secoli dopo

Quando ho scoperto la storia di Blind Tom, mi ha ricordato nell’immediato la vicenda di Kodi Lee. La differenza principale, fortunatamente, è data dalla condizione di schiavitù che ovviamente è stata abolita.

Ma c’è altro.

Studiando le testimonianze dell’epoca si è arrivati alla conclusione che Tom soffrisse della Sindrome Savant, che era una forma di autismo, giocoforza sconosciuta all’epoca. La condizione autistica di Kodi Lee è stata certamente trattata meglio grazie alle migliorate conoscenze mediche.

Queste vicende di musica e disabilità sono sorprendenti – e fanno pensare al potenziale che possono sprigionare i nostri ragazzi ad Altravoce. Il nostro metodo porta ogni bambino, ragazzo o adulto con autismo, sindromi genetiche o ritardo cognitivo a dare il proprio massimo. Valorizzando sia il singolo che il gruppo.

E i risultati sono sorprendenti, sia nel Triennio che nell’Orchestra Sinfonica Inclusiva: provare per credere.

Musica Disabili Altravoce
Cristian Petenzi Altravoce

M° Cristian Petenzi

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