Figli disabili, libro di Anna Maria Sorrentino che fa luce su ciò che non si dice

Cosa significa davvero crescere un figlio con disabilità? Quali emozioni, dubbi e trasformazioni attraversano i genitori, spesso invisibili nella narrazione pubblica?
Figli disabili, libro di Anna Maria Sorrentino, (Raffaello Cortina Editore), è uno strumento prezioso per capire ciò che accade quando, all’improvviso, la vita cambia direzione.
Un vero e proprio viaggio profondo nei vissuti, nei pensieri e nelle parole di chi si trova a vivere un ruolo genitoriale fuori dallo “standard”.
Un racconto che parte dall’ascolto
Attraverso l’analisi di interviste e scritti autobiografici, il libro esplora il significato dell’essere genitori di un figlio disabile.
Il tono di voce è autentico, capace di andare oltre il linguaggio clinico, per restituire la verità dell’esperienza vissuta.
E’ una riflessione su quanto sia importante dare voce a ciò che spesso resta inascoltato: la fatica, ma anche la scoperta di nuovi significati, l’amore che cambia forma, il bisogno di sostegno, e l’urgenza di un riconoscimento sociale che ancora manca.
Supporto e consapevolezza per genitori di figli con disabilità
Dal libro “Figli disabili” di Anna Maria Sorrentino emerge la consapevolezza di non dover “aggiustare” la disabilità, ma creare spazi dove i vissuti possano esistere.
Spazi dove il dolore viene attraversato, dove celebrare le piccole conquiste e non vergognarsi del senso di colpa.
E’ un libro che parla ai genitori, ma anche a chi lavora nell’educazione, nella sanità e nelle istituzioni.
Crescere un figlio con disabilità non riguarda solo una famiglia, ma coinvolge tutti, perché parla di come scegliamo di stare insieme.
L’approccio di Altravoce
Altravoce è quel luogo dove un bambino o un ragazzo disabile viene accolto come “persona che sa fare”. Indipendentemente dalla tipologia e importanza di disabilità, Altravoce parte dall’abilità della persona che assiste con la musica.
Vuoi scoprire i percorsi organizzati da Altravoce?
I percorsi organizzati da Altravoce, siano essi parte della sfera musicale o di quella lavorativa (“Vengo Io”), sono studiati per venire incontro ai bisogni delle persone con disabilità.
Grazie al Metodo Esagramma i nostri operatori hanno le migliore strategie per agire nell’interesse del ragazzo e della famiglia.
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