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Musica E Simbolo

Nell’articolo precedente abbiamo parlato dei significati della Musica, del modo in cui si manifesta e della sua essenza. Grazie al suo essere forma di comunicazione non-verbale molto profonda, si presta infatti ad essere utilizzata come forma terapeutica nella MusicoTerapia Orchestrale. Analizziamo oggi l’idea e la realtà del simbolico e del simbolo nella Musica.

Il Significato di “Simbolo”

Iniziamo la nostra analisi dal significato della parola “simbolo”. Essa ha una duplice accezione, una che guarda alla positività e una che si focalizza sulle debolezze.

  • Il simbolo è un segno dotato di grande forza rappresentativa. Questo significa che solo guardando uno specifico segno grafico, possiamo collegare ad esse determinate emozioni. La forza del simbolo è infatti nella sua possibilità di creare una catena di rimandi. In questo senso sono messe in evidenza le sue potenzialità.
  • Guardando alle debolezze, spesso il simbolo viene sottovalutato. Si usa dire spesso, infatti, frasi come “è solo un simbolo”. Questo per indicare un rapporto vago, un’allusione, una cosa che non è realtà oggettiva. Un modo per indicare qualcosa che si trova lontano dalla precisione di una descrizione accurata.

Ai giorni nostri, l’aspetti simbolico sta venendo rivalutato, ci si rende conto che dalle origini il simbolo fa parte del patrimonio culturale dell’uomo.

Funzioni Del Simbolo

La parola “simbolo” deriva dal greco “symbolon”. Nell’uso degli antichi Greci, esso era un mezzo di riconoscimento costituito da due parti ottenute spezzando irregolarmente in due un oggetto.

Syn-ballein significa infatti “con-gettare” (σύν «insieme, con» e βάλλω «gettare), “mettere insieme” due parti distinte quindi. Ma non solo: questo significato poteva essere allargato a “condividere”, “collegare”. L’usanza prevedeva che due individui, due famiglie, spezzsseroo una tessera e ne conservassero ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza. Un segno di accordo dato dal perfetto combaciare di due parti distinte di un unità iniziale.

Il “symbolon” era un segno di riconoscimento, qualcosa che indica una separazione ed una unità, un’unità preesistente e che può essere recuperata. Esso rimanda all’idea di un qualcosa che non è pienamente appreso a livello razionale, è il contenuto legato all’esperienza personale di chi lo incontra.

Da qui il significato attuale di un qualcosa che, sviluppandosi in una catena di significati, diventa strumento che permette all’uomo d’operare una mediazione attiva tra il concreto e il concetto. Non è la forma che importa, tantomeno il materiale con cui è fatto, quanto più la sua capacità evocativa, l’energia emotiva che esso sprigiona. Il simbolo quindi non è qualcosa di solo grafico: può essere musica, arte plastica, oggetto.

L’Importanza Del Simbolo..

Jung  (psichiatra, psicoanalista, antropologo e filosofo) sostiene che un’immagine è simbolica quando implica qualcosa che sta al di là del suo significato ovvio e immediato. L’uomo ha bisogno di simboli per comprendere ciò che altrimenti non sarebbe in grado di rappresentare e li produce lui stesso inconsciamente e spontaneamente.

La forza dell’usare il simbolo, anche e soprattutto in ambito terapeutico, sta nella sua essenza. Il simbolo evoca un giudizio di valore, affettivo e morale. Per riflesso, esso conferma nell’individuo interessato la propria identità affettiva e morale. Il simbolico serve necessariamente ad integrare la mera sfera del semantico e del verbale.

.. La Sua Forza

Il punto di forza del simbolo è sicuramente quello di avere un legame con la sfera degli affetti. Si può arrivare a dire che tanto più esso è essenziale, tante più emozioni può evocare. Chi non ha mai sentito la frase “un abbraccio vale più di mille parole”? Questo perché un abbraccio va dritto e in maniera autentica ad indicare un vincolo affettivo: vi è riconoscimento e conferma.

Il simbolico non vuole essere in competizione con altre modalità espressive, non vuole esser metro di conoscenza assoluta. Non sarebbe nemmeno possibile: il simbolico ha sintassi complesse, codici altamente strutturati e differenziati che interagiscono con la percezione di sé e dell’altro individuale, con il tempo, con lo spazio.

Esso vuole essere parte del processo evolutivo del singolo, mezzo per porre le basi per l’identificazione di sé e il riconoscimento dell’altro, raccogliendo gli affetti nella risonanza delle situazioni senso-motorie che rappresentano condizioni ed effetti.

..Anche Nella Musica

Come si manifesta il simbolo nella musica?

Ci sono melodie che si sono talmente sedimentate nel patrimonio culturale della nostra civiltà, nel nostro immaginario collettivo, che a volte bastano poche battute di queste per trasmettere un misterioso vissuto di appartenenza a qualcosa che va oltre la nostra esperienza
individuale. Qualcosa che collega con tutti coloro che, al di là del tempo e dello spazio, hanno provato la stessa emozione, in una sorta di comunione spirituale, di allargamento del nostro io.
La musica svela la dimensione cosmica del soggetto, intorno e dentro al quale risuona, rimandando alla totalità complementare fra anima individuale e intero cosmo, intera società.

Giada Franzoni

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

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