Mondo Abilità

Il Blog di Altravoce Onlus

Prova L’Orchestra! I Percorsi Per Piccoli E Grandi

Scoprire gli strumenti dell’Orchestra Inclusiva è possibile! Anche se non hai mai suonato e se non conosci la musica. Come? Con Esagramma!

Molte cose hanno fatto riflettere i fondatori della metodologia, c’era molto da dire, da fare. Ma la prima cosa chiara è che non ci si poteva rassegnare al fatto che qualcuno fosse considerato piccolo per sempre. Ed ecco che la musica e l’orchestra apparvero come occasioni insostituibili per una crescita fertile e insostituibile per ogni essere umano. Non solo nei casi di disabilità.

Principi Base Dei Percorsi

L’Orchestra si configura come un luogo importantissimo per la crescita personale. Si può lavorare sia sulle dimensioni individuali che su quelle collettive grazie all’aspetto del simbolico. Significa condividere spai introspettivi e dialogici, grazie alle potenzialià della musica:

  • è invasiva ma non invadente
  • ci fa vivere i sentimenti
  • impedisce di sottrarci al nostro sé
  • ci fa sentire parte di un tutt’uono con gli atri musicisti

Questo, è palesemente utile a tutti: non solo in condizione di disabilità. Ed ecco che negli ultimi 20 anni anche la metodologia ha guardato verso nuovi orizzonti: quella della crescita personale, dialogica, relazionale di bambni, giovani e adulti.

Dalle scuole elementari alle medie alle superiori, dalle carceri minorili a quelle per adulti, dall’ambiente della formazione a quello dell’aggiornamento professionale.

La Metodologia In “Prova L’Orchestra”

I principi alla base della metodologia di MusicoTerapia Orchestrale risultano, anche in uesto ambito, insostituibili. Con l’apporto delle giuste modifiche e personalizzazioni sulla base delle diferenti esigenze.

  • L’immediato inserimento nell’ensemble orhestrale ha due fini: preparare un piccolo concerto e riflettere insieme sull’esperienza;
  • gli strumenti sono veri, le partiture tratte dal repertorio classico, ma il tutto è reso accessibile anche a chi la musica non la ha mai studiata. Si suona grazie a gesti semplici imitando l’esperto. E ti senti subito capace! Ovviamente la premura dei professionisti è di spiegare, introdurre cosa, come e perché lo si sta facendo, rassicurando sull’effettiva fattibilità.
  • vi è la presenza di un conduttore esperto, di professionisti sia nell’ambito della musica che della psicologia sulla base delle esigenze.
  • proponiamo forme diverse di “Prova L’Orchestra”: una giornata intera, due week-end, sei sedute, un anno intero di percorso.
  • Proporre ai partecipanti momenti di riflessione su di sé e sugli altri è fondamentale. Ciò che si impara e comprende attraverso la musica, rimane per sempre;

Il Progetto Nelle Scuole

Le classi vengono coinvolte da più di 15 anni con itinerari di lunghezza variabile. Utile ribadire che il coinvolgimento si estende a tutti, anche ai bambini che non conoscono la notazione e non suonano strumento alcuno. Lo scopo è duplice:

  • scoprire le potenzialità espressive e formative della musica
  • consentire la conquista di sicurezze espressive dialogiche polifoniche

Vi sono grandi possibilità di oinvolgimento, si sviluppa la capacità di concentrazione, attenzione, dialogo, gestione delle emozioni. E allo stesso tempo l’attività risulta piacevole e gratificante. Gli itinerari sono apprezzati da studnti, gnitori e insegnanti per l’originalità, per il pregio della strumentazione e per il coinvolgimen di musicisti professionisti.

Il gruppo classe si compone di solito di 15-30 elementi. Ogni alunno viene invitato ad esplorare gli stumenti e se ne incoraggia l’affezione verso uno specifico anche se nessuno resta sempre alla stessa postazione.

Si alterna improvvisazione strutturata a un lavoro di precisione, incoraggiando all’attenzione al dialogo polifonico degli stumenti e quindi all’ascolto di sé e dell’altro. La postura si cura molto così come la terminologia musicale. Nei percorsi più lunghi anche la sala è apposita e si possono intraprendere ercorsi che spaziano dalla lettura della notazione all’approfondimento della letteratura musicale. Eventuali bambini con disabilità vengono coinvolti nel medesimo percorso basato su principi MTO.

I benefici sono immensi: maggiore fiducia in sé stessi, elaborazione delle difficoltà, crescita nell’esplorazione, abbandono di rigidità. Cresce anche la capacità di tenuta dell’attenzione nel tempo. I genitori stessi sottolineano questi risultati. E alcuni bambini, dopo la scoperta del mondo orchestrale, uno strumento non lo vogliono più abbandonare. Perché il potere della Musica è così forte che raggiunge cuore e mente.

I Percorsi Nelle Carceri

Musica e carcere, due realtà che sembra difficile far coesistere, e che invece convivono in numerose esperienze e progetti realizzati in diversi istituti penitenziari. In questi anni sono stati significativi anche i percorsi nelle carceri: il coinvolgiment è stato di 15 istituti penitenziari nel Nord della Francia. Il gruppo era formato dalle 10 alle 20 persone, affiancate da musicisti e psicologi. I percorsi erano presentati a tutte le figure di riferimento dei diversi istituti mediante seminario. Le persone erano differenti tra loro, alcune nemmeno parlavano la stessa lingua. Ma in comune avevano una cosa: tutto questo era fatto pr loro. Serve a scioglierli e a reinventarli. A lavorare in modo intenzionale e reciproco in una sorta di valorizzazione personale. Si tratta di un percorso che arricchisce la vita personale, anche in casi inconsueti come questi. Permette di scoprire nuovi linguaggi, nuova motivazione nel percorso personale di riabilitazione.

Perché la Musica è universale, arriva a tutti. E ha un grande potere: quello della risonanza. La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo globale dell’individuo: l’ascolto attivo e la pratica musicale sono di stimolo per la costruzione (o la ri-costruzione) della personalità.

Le carceri sono spesso sovraffollate, luoghi dove spesso la promiscuità e le lunghe giornate inattive favoriscono la trasmissione di comportamenti malavitosi, rinforzano la scarsa autostima e portano a radicare abitudini deresponsabilizzanti. II bisogno per chi e detenuto, ma anche per chi ci lavora, è di avere appuntamenti costanti e cadenzati che portino a contatto con Ia realtà sociale, che propongano attività collaborative e gratificanti, che facciano emergere le potenzialità personali, che permettano un’espressione emotiva sana.

Giada Franzoni

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

Dona adesso: puoi partire da €1 e con il tuo supporto puoi permetterci di continuare a raccontare le storie di chi, nonostante un vita durissima, ce l’abbia fatta.

Leave a Reply

You are donating to : Altravoce Onlus

How much would you like to donate?
€10 €20 €30
Would you like to make regular donations? I would like to make donation(s)
How many times would you like this to recur? (including this payment) *
Name *
Last Name *
Email *
Phone
Address
Additional Note
Loading...