Lingua dei Segni: il primo corso di laurea in Italia

Sei interessata/interessato alla Lingua dei Segni (LIS e LIST) vorresti un corso universitario dedicato? Oggi ti parliamo del primo corso di laurea in Italia per imparare la lingua dei segni.

Se non vuoi accedere al corso di laurea: cose da sapere

Prima di tutto devi sapere che se vuoi imparare la LIS e la LIST senza approfondimenti culturali accademici puoi anche rivolgerti all’Ente Nazionale Sordi (ENS) che si occupa di formazione e insegnamento per la Lingua dedicata a comunicare con persone con disabilità sorde o mute, tramite dei corsi specifici di specializzazione.

Ci sono infatti tre livelli per apprendere la Lingua dei Segni, ognuno con un test finale che verifica la tua preparazione e che ti permette di accedere al livello successivo.

Il corso di laurea per la Lingua dei Segni gestuale e tattile

Attualmente in Italia la prima e unica università pubblica ad aver attivato un corso di laurea per formarti come esperta/esperto in LIS (anche tattile ovvero LIST) è La Sapienza di Roma. E’ un ampliamento della proposta formativa del Dipartimento di Lettere e Culture Moderne. La proposta di studio è davvero accattivante: potrai sviluppare la tua esperienza come studente e poi professionista per la Lingua dei Segni nelle più importanti realtà pubbliche e private che già si occupano di aiutare, tramite questo linguaggio, chi soffre di sordità.

Sbocchi professionali LIS e list

A partire dall’anno accademico 2022/2023,quindi entro il 2025 potrai essere una/uno dei primissimi esperti laureati in LIS. Quali sono i vantaggi?

I luoghi nei quali ti renderai utile saranno:

• ospedali
• Sportelli pubblici
• Uffici e luoghi per il turismo, come Guida Turistica LIS
• Aziende particolarmente evolute sul tema dell’inclusione delle persone sordomute

I ruoli lavorativi che potrai ricoprire:

• Interprete
• Consulente per i servizi linguistici e di comunicazione
• Accompagnatore Turistico LIS 
• Guida Turistica LIS
• Formatore LIS
• Educatore
• Mediatore alla comunicazione

Un altro dei vantaggi del corso di laurea in Lingua dei segni LIS è che avrai uno sguardo ad ampio respiro sullo stato della persona disabile: infatti spesso accade che chi non ha il dono dell’udito soffra anche di diverse patologie che aggravano la fragilità di base.

Quanto dura il corso di laurea LIS e programma di studi

Il corso di laurea è in forma di laurea breve, quindi tre anni. Già dal secondo anno farai esperienza nel mondo del lavoro, con stage di ben 48 crediti formativi.

Le materie teoriche, da subito dopo l’immatricolazione, abbracciano la sfera legale per difendere i diritti delle persone con disabilità, passano per la scienza generale dei segni – la semiotica (dove si studiano la semantica e la sintassi) – per arrivare alla psicologia, all’antropologia, alle tecniche di traduzione e alla filosofia.

Chiaramente è previsto un corso puramente pratico, su più livelli, per l’apprendimento pratico della Lingua dei Segni LIS e anche della lingua dei segni tattile.

Un grande orgoglio italiano

<<Per la nostra università è motivo di grande orgoglio essere riusciti a organizzare per primi questo nuovo percorso>>, dice ai microfoni de “La Repubblica”, la Rettrice Antonella dott.ssa Polimeni de La Sapienza di Roma.

Quali differenze tra il corso formativo dell’Ente Nazionale Sordi e il corso di laurea de La Sapienza?

Sicuramente la triennale ti permette di acquisire competenze teoriche e pratiche per permetterti di diventare un vero professionista nell’ambito della mediazione linguistica e culturale. A livello di sbocchi lavorativi avrai più possibilità nel lungo periodo, considerando che il mercato di riferimento che nascerà sarà sempre più bisognoso di figure con capacità critiche per aiutare le persone con disabilità e le relative famiglie.

Il corso dell’ENS è invece più pratico. Quindi se hai già competenze o altre lauree in altri ambiti, oppure se vuoi “semplicemente” andare subito “al sodo”, il corso ENS è quello che fa per te.

Come dice Emily Wapnkick: l’importante nella vita è essere consapevoli di ciò che si può dare al mondo e sapere (o essere disposti a sapere) quali siano le proprie potenzialità, come persone. Solo così possiamo essere felici e migliorare la vita di chi ci sta intorno.