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Comunicazione Funzionale

La Comunicazione Funzionale Aiuta Gli Adolescenti Con Autismo

E’ bene chiarire sin dall’inizio che la comunicazione funzionale non è un
manuale di tecniche. Bensì una modalità di comunicazione centrata
sull’empatia, sulla collaborazione e sull’onestà. Utile per instaurare una relazione comunicativa motivante e autentica con l’adolescente autistico e non.

Come sai, caro genitore, l’adolescenza è una fase della vita che può essere molto difficile da gestire. Durante questo periodo, i giovani attraversano un momento di forte riorganizzazione delle emozioni che hanno sperimentato durante l’infanzia. Queste emozioni emergono in modo intenso e richiedono di essere ascoltate, esperite ed espresse. Questo può mettere in difficoltà non solo gli adolescenti stessi, ma anche i propri genitori e quelli che li circondano.

Ed è qui che “entra in gioco” la comunicazione funzionale. Poiché ci si trova davanti a un periodo delicato, che richiede una grande attenzione e una comunicazione aperta e affettuosa con i ragazzi.

Le Difficoltà Che I Giovani Incontrano Oggi

Come abbiamo trattato nei precedenti articoli: Ogni persona ha una propria percezione del mondo che affonda le radici nelle proprie esperienze passate. Ognuno di noi vive le cose del mondo in modo personalizzato. Il che significa che costruiamo la nostra identità da cui ci è avvenuto nel passato. Nonché diamo senso alle esperienze che facciamo.

Durante l’adolescenza – in particolare – si rielaborano le esperienze psicologiche ed emotive dell’infanzia per orientare la propria azione nel futuro. In questa fase, gli adolescenti si pongono due domande importanti che possono aiutarci a comprendere le difficoltà che i ragazzi oggi incontrano più spesso rispetto al passato. Le domande che si fanno sono: In una società sempre più veloce e connessa…

  • I contenuti psicologici ed emotivi dei bambini trovano lo spazio e il tempo necessario per emergere?
  • Gli adolescenti trovano lo spazio e il tempo adeguati per immaginarsi adulti?

L’Epoca Digitale Influisce Sulla Emotività Degli Adolescenti?

Oggi l’adolescenza è vissuta in modo critico a causa della tecnologia digitale, che amplifica e intensifica le emozioni che già sarebbero difficili da esprimere e gestire. In una società che insegna ai bambini a crescere velocemente, gli adolescenti potrebbero diventare persone rigide e incapaci di costruire gradualmente la propria consapevolezza. Gli adulti dovrebbero acquisire questa consapevolezza per sé stessi, per poter aiutare gli adolescenti in modo mirato e non giudicante.

Purtroppo può accadere che gli adolescenti non abbiano avuto il tempo e lo spazio per vivere le loro emozioni durante l’infanzia. Il che porta il non avere gli strumenti per vivere nel momento presente e immaginare il loro futuro. Ciò non significa che sono indifferenti alle emozioni. Ma potrebbero non essere in grado di esprimerle o credere che non sia possibile farlo. In altre parole, potrebbero essere analfabeti emotivi, incapaci di comprendere le proprie emozioni e ciò che le provoca, vivendo una tempesta emotiva interna auto-sedativa.

Comunicazione Funzionale - Altravoce
Dal libro: La comunicazione funzionale con gli adolescenti, scritto da Elvira Fraccalvieri

L’Influenza Dei Cambiamenti Corporei

Gli adolescenti stanno passando una fase di cambiamento fisico ed emotivo molto complesso che li porta a sentirsi a volte sicuri di sé e altre volte incerti e fragili. Questo succede a tutti i ragazzi, non importa dove vivano, perché è un processo naturale che coinvolge tutta la loro esistenza e la loro identità in continua evoluzione. Esprimere i loro sentimenti può essere molto difficile a causa della loro mutevolezza.

Quando un adolescente parla con un adulto che ha poco tempo o che non è in grado di capire i loro sentimenti, si sentono rifiutati e non ascoltati. Questo può farli sentire insicuri e vergognosi, e imparano a bloccare le loro emozioni per evitare di essere giudicati o feriti. Spesso usano gli strumenti digitali per distogliere la loro attenzione da ciò che realmente provano e comunicare con i loro coetanei in modo passivo.

Le Conseguenze Di Non Sviluppare La Gestione Della Emotività

Quando gli adolescenti cercano di difendersi dalle sensazioni e dalle emozioni troppo forti, possono bloccarle dentro di sé. In questo modo, diventa difficile per loro comunicare e parlare dei loro sentimenti con gli adulti. Questa distanza tra l’adolescente e l’adulto può diventare ancora più grande – e spesso la comunicazione diventa superficiale e vuota. In alcuni casi, sia l’adolescente che l’adulto si rassegnano e accettano questa situazione.

Guardando alle parole e ai temi più utilizzati sui media quando si parla degli adolescenti, troviamo:

  • “consumo di sostanze” (dall’alcol agli psicofarmaci),
  • “dipendenza dalle tecnologie” (in particolare dai Social Network),
  • “trasgressione sessuale”,
  • “cyberbullismo”,
  • “violenza fra pari”.

Il Potere Della Relazione Comunicativa Autentica e Motivante

Se i figli adolescenti sembrano arrabbiati, delusi e sconfortati, la causa non è solo perché passano troppo tempo sui loro telefoni. Questo è solo un effetto collaterale. La vera causa è la situazione distorta e squilibrata in cui ci troviamo, dove l’umanità sembra essere al servizio del denaro e non il contrario. È normale che ci si senta così quando le priorità del mondo sembrano essere sbagliate.

Se l’ambiente in cui l’adolescente vive è dannoso, non è né utile isolarsi né adattarsi. La soluzione migliore sarebbe di “affrontare” la realtà e cercare di comprenderla e accettarla da diversi punti di vista. Ciò significa sviluppare la creatività, utilizzare i dispositivi digitali in modo responsabile, integrare la comunicazione virtuale con quella reale e imparare a conoscere sé stessi e le proprie emozioni. Inoltre, significa anche sviluppare le capacità di ascolto e di osservazione senza pregiudizi, definizioni o etichette.

<<La relazione comunicativa autentica che si può instaurare attraverso
una Comunicazione Funzionale ha la caratteristica di essere percepita
e vissuta da entrambe le parti come qualcosa di positivo e stimolante,
in cui non c’è chi ha torto e chi ha ragione, ma ci sono due esseri
umani che hanno nel profondo del cuore il desiderio di migliorarsi
e che, pur consapevoli dei loro ruoli differenti, sanno che stanno
scrivendo insieme una parte della loro vita.>>

Elvira Fraccalvieri

Perché applicare la Comunicazione Funzionale?

È importante tenere in mente sin dall’inizio che gli adolescenti sono molto sensibili e percepiscono come ci si rivolge a loro. Per questo motivo, gli adulti devono liberarsi dell’idea di seguire un protocollo rigido e invece concentrarsi sull’atteggiamento con cui si instaura la comunicazione. Ci sono dei principi guida che possono aiutare gli adulti a comunicare efficacemente con gli adolescenti, come: instaurare una relazione di rispetto ed empatia per attivare un dialogo che aiuti l’adolescente a motivarsi per il cambiamento. In sostanza, l’obiettivo è quello di creare un clima di apertura e fiducia, in cui l’adolescente si senta compreso e supportato nella sua crescita.

La Comunicazione Funzionale permette di comunicare con rispetto e empatia con le persone che si trovano in difficoltà durante un cambiamento. Essa aiuta queste persone a scegliere comportamenti più sani per sé stessi. Tuttavia, la pratica della Comunicazione Funzionale richiede tempo e impegno. Ci vuole la capacità di sospendere l’impulso naturale di fornire consigli e di credere che il proprio punto di vista sia sempre quello giusto.

E nel caso degli adolescenti autistici?

Per chi è compromesso l’uso delle parole nella comunicazione, esistono modalità di comunicazione diverse da quelle che usiamo normalmente, centrate sull’empatia, sulla collaborazione e sull’onestà – perché diventi funzionale. Ecco alcuni modi per comunicare con adolescenti autistici:

  • Comunicazione facilitata (facilitated communication-CF): si tratta di una tecnica in cui una persona aiuta un giovane autistico a comunicare attraverso una tastiera di un computer o una tavola alfabetica, toccando la mano o la spalla del ragazzo.
  • Segni universali: sono segni che possono essere utilizzati ovunque e che sono molto simili all’oggetto o all’azione che si vuole comunicare.
  • Comunicazione per mezzo di oggetti: gli adolescenti autistici usano gli oggetti per comunicare.
  • Uso di immagini e pittogrammi: una strategia chiamata PECS (Picture Exchange Communication System) utilizza le immagini per facilitare la comunicazione immediata.
  • Uso della musica: la musica può aiutare le persone autistiche ad esprimere le proprie emozioni e migliorare le capacità comunicative. E di esperienze ne abbiamo tante, soprattuto dopo aver frequentato il triennio di Musica Inclusiva Orchestrale, qui ad Altravoce.
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katherin sanchez

Katherin Sanchez

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