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MusicoTerapia Orchestrale: Profilo Personale di Fine Triennio

Nei nostri percorsi di Musicoterapia Orchestrale, la trasparenza e la chiarezza sono fondamentali. Essere sistematici e chiari permette innanzitutto all’equipe di essere sempre al passo e di avere sott’occhio la situazione. Ma ha importanza anche per questioni esterne. Infatti i dati raccolti sul percorso di ciascun allievo, possono risultare fondamentali qualora egli venisse indirizzato verso altre strade riabilitative o terapeutiche.

Proseguiamo dunque il nostro excursus nella Metodologia Esagramma. Abbiamo compreso che il gruppo orchestra, alla fine del percorso triennale, sarà in grado di dilettarsi in sinfonie vere e proprie. E che esse saranno suonate in concerto aperto al pubblico. Cosa succede invece nel retroscena? Cosa attesta il percorso effettivo dell’allievo? Scopriamolo insieme!

La Raccolta Dei Documenti

Durante le differenti sessioni, vi è la redazione del diario. A fine di ciascun anno di corso, si hanno dati raccolti su vari livelli:

  • registrazioni
  • diari
  • testi musicali
  • elaborazioni orchestrali
  • resoconti attività interne ed esterne
  • cartelle cliniche degli allievi (protette nel rispetto delle norme sulla privacy)

Tutto questo deve essere analizato, comparato e organizzato, per andare a creare due categorie di documenti fondamentali:

  • le schede personali con la storia del comportamento musicale di ciascun allievo;
  • la sintsi globale del comportamento musicale di gruppo;

Profilo Personale di Fine Triennio di Musicoterapia Orchestrale

Questo profilo è destinato alle persone (genitori, tutori) o alle istituzioni alle quali il ragazzo venisse indirizzto o affidato. Parliamo di affidamenti in carico a livello educativo, terapeutico, riabilitativo, lavorativo. Utile, quindi, per il proseguimento in termini generali delle sue attività.

Così facendo ciproponiamo un duplice obiettivo:

  • In primo luogo mettere a disposizione un completo resoconto delle vicende di trasformazione dell’allievo. Progressi, difficoltà superate, lavoro sia personale che nel gruppo.
  • Secondariamente restituire il riflesso della configurazione del nostro setting operativo.

Il profilo di fine triennio, non solo si descrive ciò che è emerso nel corso degli anni. Sono infatti anche individuate le condizioni che permettono di mantenere attivi i risultati ottenuti.

Organizzazione Scheda Fine Triennio di Musicoterapia Orchestrale

La scheda di fine-triennio riporta:

  • IMMAGINE INIZIALE. Una breve recensione delle prime percezioni avute dall’equipe sul ragazzo, fatta sulla base delle relazioni dei primissimi incontri.
  • LAVORO ORCHESTRALE. Sintetica storia musicale del ragazzo. Sono indicati i punti salienti del programma: esplorazione strumentale, manifestazioni di iniziativa personale, evoluzione della tenuta e della flessibilità.
  • QUALITA’ DELLE CONDOTTE. In uesta sezione si evidenziano e interpretano le componenti piàù frequenti dell’allievo. Preferenze e resistenze nei confronti di strumenti, brani, persone, istruzioni. Eventuali provocazioni. Modo di gestione delle novità, momenti di crisi, di conquiste.
  • IMMAGINE DI FINE TRIENNIO. Qui si dà un’ipotesi della figura personale complessiva del ragazzo emersa nei tre anni. Carattere (temperamento), attitudini cognitive, risorse intellettuai e pratiche, doti, interessi. E, soprattutto, possibili reinvestimenti dei risultati ottenuti.

Il testo è redatto dall’equipe e dallo psicologo, presente ni gruppi MTO e ai colloqui con i genitori. La versione definitiva deve essere approvata dalla direzione scietifica di Esagramma. Questo rende ufficiale la responsabilità del Centro nei confronti dei contenuti redatti. Inoltre rappresenta un attestato di frequenza del percorso terapeutico-riabilitativo nell’ambito della Musicoterapia Orchestrale.

L’Importanza Dei Genitori

Mantenere nel tempo i progressi ottenuti non è così immediato. E’ necessario creare le giuste condizioni, i giusti stimoli. Ed ecco che il nucleo parentsle riveste in questo un ruolo fondamentale. Da parte nostra, abbiamo individuato una strategia per permettere che i genitori (o tutori) siano dotati di opportune istruzioni e motivati. Una sorta di nuovo livello di collaborazione: la compilazione e la discussione della dettagliata scheda personale.

I genitori prendono in consegna il profilo, dopo la presentazione struttura, criteri e finalità. Il passo successivo è la programmazione di incontri orientativi con i singoli genitori, ai quali partecipano anche i ragazzi.

Fasi dei Colloqui

Il primo interesse è quello di testare la ricettività del gruppo parentale. Si cerca poi di ricostruire il percorso dal punto di vista dei genitori. Come è sembrato loro il ragazzo nel nuovo contesto, eventuali modifiche nella relazione, timri, attese, speranze nutrite. Di notevole importanza è approfondire l’immagine personale del ragazzo:

  • I genitori riescono a individuare la personalità del figlio, andando al di là del semplice carattere e dei modi abituali di reagire?
  • Quali sono i segnali dati dal ragazzo per manifestare esponendosi allo sguardo dell’altro?
  • In che modo il ragazzo esprime le difficoltà all’esposizione della sua personalità?

Un ulteriore approfondimento riguarda la strategia eductiva da attuarsi. Eventuali percorsi psicoterapeutici, integrazioni scolastiche-lavorative, insediamenti relazionali para-abitativi. E valutare, ovviamente, l’effettiva esistenza e la realistica praticabilità di un progetto.

Conclusioni

L’obiettivo dei percorsi di Musicoterapia Orchestrale è dare la possibilità all’allievo di trovare la sua modalità espressiva individuale. COsì facendo, gli viene fornita la possibilità per mettersi in rapporto con il mondo. La musica diviene mezzo per contribuire allo sviluppo della personalità, permettendo al destinatario di scaricare le tensioni emotive, relazionarsi con gli altri e migliorare il funzionamento generale nella vita. Ma non solo: teniamo al fatto che i ragazzi che hanno frequentato il triennio possano davvero continuare il loro percorso. E per questo ci occupiamo di fornire le migliori strategie per proseguire nel mantenimento degli equilibri e delle potenzialità scoperte.

Guarisce dalla leucemia anche grazie alla musica

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