Autismo infantile e la Musicoterapia Orchestrale

L’autismo infantile può presentare una serie di sfide che a volte possono sembrare schiaccianti per coloro che trattano questa condizione. Nel corso degli anni, però, Altravoce – attraverso la metodologia Esagramma – ha avviato numerosi percorsi riabilitativi e terapeutici per trattare questa fragilità. Con attività musicali pratiche, individuali e di gruppo, si può lavorare sulle emozioni. E sui modi di entrare in relazione con i bambini autistici al fine di “trovare la propria voce”.

Nello specifico, il triennio di Musica Inclusiva Orchestrale è il primo itinerario proposto a chi fa ingresso nel mondo della Musicoterapia Orchestrale.

Come Influisce la Metodologia Sui Bambini Autistici e le Loro Famiglie

I professionisti del settore (psicologi, musicisti, educatori, operatori, volontari…) possono offrire una visione del comportamento autistico e del modo migliore per reagire. Aiutando le famiglie a sviluppare strategie per rendere i loro piccoli il più possibile a loro agio e sicuri di sé.

Attraverso la musicoterapia si può entrare nel cuore delle emozioni attraverso la Musica. Come? Grazie al suono stesso. Le onde sonore sono onde di energia, ci raggiungono anche se non le vediamo. Fanno vibrare il corpo attraverso la risonanza. Questo permette di favorire la percezione del proprio corpo e il riconoscimento delle proprie Emozioni.

Per tutto ciò la MusicoTerapia è un utile strumento nella riabilitazione del disturbo dello spettro autistico sia nell’età adulta che nel periodo infantile.

La Complessità dell’Autismo Infantile Non Rappresenta un Ostacolo Per Noi!

Quando si cerca di comprendere il comportamento e la comunicazione associati all’autismo, la complessità del disturbo può rappresentare un ostacolo intimidatorio. A prima vista, i bambini autistici possono sembrare molto difficili da trattare e con una difficile interazione a livello emotivo. Tuttavia, è proprio questa situazione che fa creare un fascino innegabile da parte dell’operatore sociale che li segue: il Potenziale di un legame unico basato su uno Sforzo Sincero e non su semplici parole o gesti.

C’è qualcosa di speciale nel modo in cui gli operatori sono in grado di connettersi ai piccoli. Questi bambini hanno dato agli operatori una rinnovata concentrazione per trovare una comprensione dei propri mondi interiori. È attraverso questa rinnovata connessione che le variazioni musicali nei piccoli gruppi orchestrali dell’operatore diventano imprese tangibili e interessanti, invece di essere solo un compito impossibile.

I Bambini Autistici sono Più Autonomi di altre Fragilità

L’autismo infantile può essere differenziato dalle disabilità intellettive attraverso l’osservazione di un particolare tipo di indipendenza rilevabile; un’autonomia che supera ogni altra considerazione. Nel caso dei bambini disabili intellettivamente, gran parte degli sforzi dell’educatore sono diretti a farsi capire, mentre la situazione con i bambini autistici è in qualche modo invertita.

È attraverso la comprensione, la decifrazione del proprio mondo enigmatico di indifferente solitudine – pur prestando attenzione a ciò che accade intorno a loro – che gli educatori cercano di entrare in contatto e di trovare una via per stabilire un contatto. Mantenere un contatto visivo con i piccoli – nonostante la loro apparente dissociazione – rappresenta una sfida importante che viene superata grazie al fascino a cui prima facevamo riferimento.

Quali Sono Le Attività con Cui si Sentono a Proprio Agio

Mentre i bambini autistici continuano a scoprire il mondo che li circonda, è importante che i genitori e gli operatori sociali forniscano un ambiente sicuro e di supporto che favorisca l’apprendimento e la crescita. Offrire un ambiente in cui possano dedicarsi ad attività – ad esempio, musicali – con cui si sentono a proprio agio e al contempo scoprirne di nuove, può aiutare a promuovere un senso di fiducia nelle proprie capacità e a costruire le abilità necessarie per avere successo nella vita di tutti i giorni.

Per questo motivo è importante che gli operatori offrano una guida precisa, ma lasciando sufficiente libertà per l’esplorazione individuale. Inoltre, gli operatori devono avere pazienza e comprensione di fronte a comportamenti difficili, ricordando che spesso sono solo manifestazioni di difficoltà autistiche. Con una comprensione e un sostegno adeguati, l’autismo infantile non sarà mai una sfida: i bambini potranno invece condurre una vita più soddisfacente adesso e nel futuro.